mercoledì 24 marzo 2010

Poveri Miopi! Pulire gli occhiali comporta dei grossi svantaggi. Vediamone alcuni. (1)

Stagione: prossima ventura


Signori, oggi il mio cuore è sì pieno di gaudio! I giapponesi, tra i milioni di invenzioni inutili o pseudo utili hanno avuto un vero colpo di genio: la camicia DEFINITIVA!
Quante volte ci siamo trovati privi di pezzoline per occhiali e quante volte abbiamo utilizzato abiti nostri (o altrui) per pulirli, con il rischio, nemmeno tanto remoto, di rigare le nostre preziose lenti?
Quante volte, con gli occhiali appannati, ci siamo dovuti destreggiare tra la nebbia o tra oggetti e persone dai contorni indefiniti, ostentando indifferenza e rischiando la vita o brutte figure?
Quante volte abbiamo pensato di rifarci il guardaroba e di comprare solo vestiti in morbida microfibra?
Da oggi possiamo dire “Basta!” a tutto ciò, agli occhiali che si sporcano e alle lenti appannate!

Perché i nostri amici del Sol Levante ci hanno donato questa:La splendida camicia-pulisci occhiali.



Per la modica cifra di poco più di 13.000 yen (che sono poco più di 112 euro) più spese di spedizione, potremo risolvere il nostro problema!

Qui il sito tradotto con GoogleTranslate.

Grazie, amici nipponici!

(Avvertenze: il modello che vedete nel sito NON è incluso nel prezzo)

Giocasta

lunedì 1 marzo 2010

La miopia in cucina: Tagliata di Petto D’anatra con succo di Arancia e Mirtilli rossi

Dato che anche l'occhio vuole la sua parte, cosa ne dite di metterci più gusto per riequilibrare?
Vi presentiamo la prima delle ricette pensate per noi miopi: tutte a base di ingredienti che giovano alla vista, ma soprattutto al palato... siete ancora qui a leggere? Su! Correre a procuarsi gli ingredienti per la...

Tagliata di Petto D’anatra con succo di Arancia e Mirtilli rossi (ricetta per 2 persone)


anatra miopiaIngredienti:

5 Arance rosse ( anche di più)
2 Vaschette di Mirtilli Rossi
2 Petti di Anatra
2 Cucchiai di cointreau

Avvertenza: bisogna fare attenzione al fatto che le vitamine dei Mirtilli e delle arance rosse sono piuttosto volatili, perciò le aggiungeremo in due tempi, una volta per l’aromatizzazione della carne ed una seconda per la chiusura del piatto.

Per prima cosa, bisogna prendere i petti di anatra e lasciarli per circa un'ora a mollo nel succo di arancia (devono esserne quasi interamente ricoperti).

Spremere due delle arance.

Centrifugare quasi tutti i mirtilli fino ad ottenerne un succo abbastanza omogeneo (in alternativa è possibile comprare direttamente il succo di mirtilli).

N.b.:
Fare attenzione a non far entrare troppo in contatto con l'aria i succhi per non far perdere loro le vitamine

Versare in una pentola parte del succo di arancia, il succo di mirtilli. Aggiungere il cointreau e bucce di arancia precedentemente lavate accuratamente e tagliate alla julienne e far cuocere a fuoco medio fino a che il composto non si sia addensato.

Prendere i 2 petti di Anatra, scaldare una piastra per bistecche ed, una volta calda, appoggiarvi sopra i due petti e lasciarli cuocere per due minuti (per la parte con la pelle) ed un solo minuto (per la parte con la carne esposta).
Quando hanno assunto un bel colorito dorato, toglierli dalla piastra per tagliarli, facendo attenzione a seguire il lato corto per seguire le fibre.

Dopo aver compiuto questa operazione, è possibile cuocere ancora un po' i petti di anatra sulla piastra, dopo averli però precedentemente immersi per qualche minuto nel succo d'arancia.

Togliere la pelle da ogni fetta e servire su piatto, aggiungere la crema di arance e mirtilli, diluita con del succo fresco di arancia. Guarnire con fette di arancia e mirtilli.

Vino consigliato: Morellino di Scansano


Buon appetito a tutti!


Talpa Miope

Poveri Miopi! Portare gli occhiali comporta dei grossi svantaggi. Vediamone alcuni. (4)

Stagione del "se fosse": Come sarebbero le nostre vite se gli occhiali da miope non fossero stati inventati.


Oggi mi sono chiesta come sarebbero le nostre vite se gli occhiali da miope non fossero stati inventati (Bonjour, monsieur de La Palice) e sono anche giunta ad una commuovente conclusione. Non volendo antincipare nulla... Iniziamo con la nostra storia.
Scaraventiamo il nostro miope in questo mondo fatto di nebbia e di oculisti che si occupano solo di ipermetropi, astigmatici, presbiti, scommesse clandestine, barbeque e can can (bau!). Insomma, di qualunque altra cosa, tranne che di salvare il nostro miope dalla sua esistenza priva di contorni ben definiti. Non è crudeltà gratuita del nostro oculista, sia chiaro. In questa ipotetica e tremenda realtà parallela immaginaria, i miopi non possono essere curati (se fossimo in un film, ci metterei una musichetta tipo: tadadadààààà, con zoom sul primissimo piano del volto sofferente del protagonista) e sono condannati finchè non subentra la presbiopia, che, come ogni buon miope sa perchè è l'unico vantaggio che ci donano i nostri occhi, ci colpisce molto più tardi rispetto ai "normali", poichè si tratta di una degenerazione contraria al nostro difetto visivo.
In questa realtà il miope si trova davanti a due strade: sedersi davanti ad un ottico ed aspettare pazientemente l'avvento della presbiopia (magari allietando i passanti con un banjo... Maledetto Freud, stavolta ti ho fregato! Pensavi che avrei detto "flauto" eh? Invece non l'ho detto!) oppure provare a vivere come una persona vera.
La seconda opzione è da temerari ed il nostro miope lo è.
"Only the BRAVE!" esclamerebbe un compiaciuto Gerry Scotti.
"Si rifà all'archetipo dell'eroe etico" direbbe un Freud.
"Ci sta troppo dentro!" direbbe un giovine scapestrato.
"Continui con la tua cavolo di storia che vogliamo vedere dove vuoi andare a parare, Giocasta?" penserete voi e non posso darvi torto!
Il nostro miope, più che rifarsi all'eroe etico, sente di rifarsi più che altro ad Omero o ad un D'Annunzio dei Notturni. Vaga a tentoni per un mondo che contorni non ha, sviluppando gli altri sensi (e pure il sesto, quindi vede la gente morta). Riconosce gli amici dalla voce o tastando loro il viso, ma soprattutto ogni giorno rischia la vita perchè non può guidare nessun mezzo. "E come fa?" penserete voi. É presto detto: il miope non può guidare perchè non ci vede, perciò si sposta con i mezzi pubblici. E come fa a prendere il numero giusto? Ovviamente fermandoli tutti e chiedendo al conducente. E se mentre sporge il braccio, prende in pieno un motociclista, ci credete che ne esca vincitore? Forse perderanno entrambi, ma il miope, a mio avviso di sicuro.
Per questo lancio a te, mio ottico di fiducia, un silenzioso ed accorato ringraziamento e sento di dovere anche a te la mia vita. Sei un po' come la mia seconda mamma. Solo con meno seno e più barba.

Giocasta